Translate

mercoledì 28 dicembre 2011

Il mio grande amore


I miei piedi nudi affondarono nella sabbia bagnata dalle fredde onde del mare, i miei occhi colmi di lacrime non vedevano più nulla. Caddi a terra, affondai le mani nella sabbia in un gesto di rabbia, alzai gli occhi al cielo e un grido disperato uscì dalla mia bocca " Perchè?" ma non ebbi risposta. Così ebbi il tempo di far tornare la mia mente indietro di quarantotto ore, quando con un bacio e la promessa di vederci in ufficio ti salutai, ma tu non hai mantenuto quella promessa, avrei dovuto fartelo giurare. Uscì di casa andai prima in banca e poi finalmente in ufficio dove di te neanche l'ombra, così preoccupata ti telefonai ma niente, dopo mille telefonate e il panico che iniziava a possedermi una voce fredda glaciale mi rispose " pronto" e io dall'altro capo " posso sapere chi è lei e cosa fa con il telefono del mio compagno, amico.." ma venni interrotta dall'uomo di ghiaccio " sarebbe meglio che lei si recasse all'ospedale e le darò tutte le informazioni" e mi lasciò così, in ospedale? Perchè cosa ti era successo? Ormai il panico viveva in me arrivai in ospedale e qui l'uomo di ghiaccio assieme ad altre figure iniziarono un lungo monologo, che le mie orecchie udirono in parte, la mia mente si annebbiò alle parole " deceduto" e caddi a terra. Mi svegliai fra le braccia di una donna che cercava di farmi coraggio ma, tu mi conosci, sai che sono testarda e alle sue parole, " le conviene ancora stare sdraiata prima di andarlo a vedere" mi alzai e dissi " mi può accompagnare devo vederlo, non può essere lui, mi aveva promesso che ci saremmo visti in ufficio" la donna stette in silenzio e mi portò da te. Arrivai in quella fredda stanza e tu eri lì immobile, "amore mio" dissi e un medico mi si avvicinò e disse " il cuore di suo marito si è semplicemente fermato.." lo guardai dritto negli occhi e lui si bloccò, " non era ancora mio marito." dissi io poi ignorando quegli occhi mi avvicinai a te, ti presi una mano fredda fra le mie e ti dissi:" ti odio, non rispetti mai le promesse, lo sapevo, stamane dovevo fartelo giurare, non puoi avermi lasciata sola, dovevamo ancora fare mille cose assieme io e te.." le lacrime scesero a fiume e la donna mi si avvicinò e mi lasciò piangere sulla sua spalla e poco a poco mi portò lontano da te.
Amore oggi le tue spoglie hanno ricevuto una degna sepoltura come avresti voluto tu, molti visi conosciuti mi si sono avvicinati e con quella loro voce mi hanno detto " fatti coraggio, lui non vorrebbe vederti così" ma che ne sanno loro di come vorresti vedermi tu, cosa ne sanno loro del mio dolore, della rabbia che ho dentro, non si può morire così, non a quarant'anni, non si può dovevamo ancora vivere io e te, viaggiare e maledizione non riesco più a parlare, o forse sarebbe meglio dire finalmente le parole vengon meno, quei visi che ti hanno accompagnato tra qualche giorno diranno " non doveva farlo, lui non l'avrebbe voluto" ma io e te gli guarderemo da quassù amore.
Lo sai che senza te non sarei rimasta e così ho ingerito un veleno e sono venuta qui, su questa spiaggia, ti ricordi che luogo è? Penso di sì, sei stato sempre bravo nel ricordarti le cose, tranne le promesse ovvio. Si amore è la spiaggia dove per la prima volta ci siamo detti ti amo e ci siamo giurati eterno amore.
Amore ti prego dammi la mano, finalmente sei arrivato,certo da quassù il mio corpo è piccolino, non ridere così, lo sapevi che ti avrei raggiunto io mantengo le promesse.
Nella tasca del mio abito nero dentro un sacchetto trasparente troveranno " SENZA LUI NON ERA VITA"
Ora amore portami lontano...

Patrizia Jorio




2 commenti:

  1. Ma quanto sei brava.........sono commosso da quanto è bello e toccante questo racconto. oscar

    RispondiElimina
  2. Amo scrivere, anche se la paura di renderli pubblici è grande

    RispondiElimina